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Qatar. Cuore dello scontro intersunnita e del rinnovato ruolo dell’Iran sciita

Ciclo di conferenze “Cattedra del Mediterraneo 2017”

10 ottobre 2017, ore 17.30 – Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano

CONFERENZA – AREA GEOPOLITICA

L’ultimatum dato nel giugno scorso al Qatar dalle grandi potenze sunnite, dall’Arabia Saudita agli Emirati Arabi all’Egitto, pare entrato in un impasse, dopo il rifiuto di Doha.

Le 13 condizioni chiedevano all’Emirato, sede tra l’altro della più importante base militare USA in Medio Oriente, di ridurre drasticamente i rapporti con l’Iran, di rompere con i Fratelli Musulmani, con Hezbollah e con gli altri gruppi Jihadisti, di chiudere la nuova base turca nel paese, di chiudere la rete TV Al Jazeera.
Il blocco delle comunicazioni terrestri, marittime e aeree imposto al Paese ha costretto il Qatar ad utilizzare le vie di collegamento con l’Iran, che tra l’altro condivide con il Qatar il giacimento di gas sottomarino più grande al mondo.
Il blocco ha ottenuto un effetto contrario a quello voluto, spingendo l’emirato a rafforzare i suoi rapporti con Teheran. La crisi ha altresì avuto effetti contraddittori su Hamas, che sta sviluppando i suoi rapporti con l’Egitto in una sommersa triangolazione con Israele.
Evidenti le ripercussioni della crisi sul nostro paese, data la rilevanza degli investimenti qatarini in Italia e in particolar modo a Milano.

La conferenza si inserisce nel Ciclo di incontri Cattedra del Mediterraneo 2017 promosso da CIPMO – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, in collaborazione con l’Ufficio di Informazione a Milano del Parlamento europeo, con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura e dell’Assessorato all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano.

Si ringrazia la Fondazione Eni Enrico Mattei per l’ospitalità.

Relatori:

Nicola Pedde, Direttore del Institute of Global Studies (IGS) di Roma, Direttore della rivista Geopolitics of the Middle East; Janiki Cingoli, Presidente di CIPMO – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente; Raul Caruso, Docente di Economia Internazionale, Politica economica ed Economia del Crimine all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Direttore del Centro Europeo di Scienza per la Pace, Integrazione e Cooperazione (CESPIC), del Network of European Peace Scientists (NEPS). Direttore editoriale della rivista Peace Economics, Peace Science and Public Policy (USA).

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