L’Editoriale 

 Un nuovo sito per il nuovo CIPMO

di Janiki Cingoli, Presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente

Data pubblicazione:  8 marzo 2019

A trent’anni dalla nascita del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, siamo orgogliosi di presentare il suo nuovo sito web, che ne esprime la nuova identità e la profonda evoluzione.

Siamo nati per favorire il dialogo israelo – arabo – palestinese, con un approccio equilibrato, non ideologico e senza smarrire la volontà di cercare di comprendere con spirito autonomo e con capacità critica lo sviluppo della situazione, con realismo ma senza perdere la speranza. Abbiamo cercato di creare canali di dialogo, formali e informali, che in certi momenti hanno avuto un reale impatto sui negoziati in corso.

E abbiamo assistito con preoccupazione e partecipazione alla graduale paralisi del processo di pace, alla frattura interna al movimento palestinese, alla crisi delle forze di pace in Israele, all’affermarsi della destra come forza di governo di lungo periodo: anche se le prossime elezioni di aprile potrebbero riservare sorprese, dopo la creazione della nuova lista centrista “Blue and White” (i colori della bandiera israeliana), guidata dal ex capo delle forze armate israeliane, Benny Ganz, alleatosi col Yair Lapid, leader del Partito Yesh Atid, lista cui i sondaggi attribuiscono più seggi che al Likud, e la preannunciata incriminazione per corruzione dell’attuale Premier Benjamin Netanyahu.

In Medio Oriente e nel Mediterraneo la fenditura non è più espressa prioritariamente da questo conflitto, ma dallo scontro tra l’Area Sciita e quella Sunnita (e dalle fratture profonde esistenti entro quest’ultima).

D’altronde, il processo di disimpegno degli Stati Uniti dall’Area, accentuatosi in maniera precipitosa con la Presidenza Trump, e la sempre più marcata presenza della Russia di Putin, delineano nuovi scenari e rapporti di forza che cerchiamo di analizzare e seguire con attenzione.  

Un focus particolare lo abbiamo posto sulla questione delle minoranze, etniche, linguistiche, nazionali o religiose, divenuta sempre più centrale nel momento in cui è entrata in crisi la configurazione e la struttura stessa degli Stati delineati dagli accordi franco – britannici Sykes-Picot del 1916, e dallo sfaldamento del mondo bipolare USA – URSS, quale si era configurato dopo la Seconda Guerra Mondiale, ed aveva retto il mondo fino alla fine degli anni ’60.

Per questo CIPMO in questi trent’ anni è venuto gradualmente estendendo la sua iniziativa all’intera area mediterranea, e più recentemente, anche a quella africana, lungo un asse Europa – Mediterraneo – Africa (EuroMedAfrica), partendo da un approccio prevalentemente geopolitico per allargarlo ad un’ottica di cooperazione paritaria, trasparente, equa e reciprocamente vantaggiosa.

Un approccio quindi che punti sulla società civile, a partire dalle forze del Terzo Settore e da quelle imprenditoriali, per valorizzare le risorse naturali, ambientali, tecnologiche, infrastrutturali come leva essenziale per superare le crisi guardando oltre le crisi, che offra al mondo delle imprese un interlocutore credibile e offra servizi focalizzati e su misura, che faccia perno sui giovani, sul mondo della scuola e delle Università italiane e Mediterranee, per costruire un Network interattivo che si confronti con l’Altro, il Diverso, per riconoscersi in esso e costruire insieme una comune Area di pace, comprensione e prosperità.

La stessa questione dell’immigrazione, in questa ottica, assume la sua corretta valutazione, che faccia perno sul ruolo delle comunità diasporiche di origine MedAfricana e sulla creazione di forti legami con i Paesi di origine e di transito, per assicurare una politica di inclusione ordinata e misurata alle possibilità del Paese, senza trascurare i temi legati alla sicurezza e alla lotta contro le possibili derive jhiadiste, ma al contrario affrontandoli nella sola ottica realistica e possibile.

Mi piace concludere questa presentazione del nuovo sito web facendo riferimento al mondo degli artisti, che da tanti anni ormai sostengono il nostro Centro, donando le loro opere e permettendoci di organizzare insieme a Sotheby’s le nostre Aste di Arte Contemporanea “Arte per CIPMO”, con cui finanziamo molti dei nostri progetti.

La creazione di un’opera d’arte è il frutto di fantasia e creatività, di una capacità di leggere il presente guardando al futuro, di rigore e professionalità profonde e maturate nel tempo.

Vi è molto di simile con un’esperienza come la nostra, che è quella di creare canali di comunicazione e di comprensione dell’Altro, approfondendo i processi che sono in corso, senza veli, senza paraocchi, analizzando la realtà e ricercando le vie talora anche nascoste per cambiarla, quella realtà, per costruire un futuro diverso, più rispettoso dell’umanità.

 

NOTE SULL'AUTORE 

Janiki Cingoli

Janiki Cingoli si occupa di questioni internazionali dal 1975. Dal 1982 ha iniziato ad occuparsi del conflitto israelo-palestinese, promuovendo le prime occasioni in Italia di dialogo tra israeliani e palestinesi e nel 1989 ha fondato a Milano il Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO), che da allora ha diretto fino al 2017 quando ne è stato eletto Presidente.

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